La Disortografia è il Disturbo Specifico della scrittura, intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica. Alla base del complicato processo di scrittura c’è quella che si chiama competenza tecnica di scrittura, ovvero l’abilità di scrivere lettere e parole, che si acquisisce normalmente entro i primi due anni di scolarizzazione, e comprende a sua volta processi come il controllo visuo-motorio, la competenza lessicale e la competenza ortografica (Cornoldi et al., 1985).
Quali sono gli errori in cui incorre più frequentemente un bambino con Disortografia?
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Errori fonologici: si tratta di errori in cui non c’è corrispondenza tra grafema e fonema. Se si legge la parola scritta dal bambino, se ne pronuncia una differente. Ad esempio, lui voleva scrivere “vaso”, ma scrive “faso”. I principali errori di tipo fonologico riguardano: inversioni di grafemi simili per suono, come p/b, v/f; omissioni/aggiunte di lettere o intere sillabe;
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Errori non fonologici: si tratta di errori in cui c’è corrispondenza tra grafema e fonema, legati principalmente a parole omofone non omografe. I principali errori di tipo non fonologico riguardano: fusioni o separazioni tra parole, come “dinulla” al posto di “di nulla”, “in sieme” al posto di “insieme”; scambio di grafemi omofoni non omografi, ovvero che suonano allo stesso modo ma si scrivono diversamente, come c/q/cq, o sce/scie; omissione o aggiunta della lettera “h”;
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Errori legati all’uso delle doppie o degli accenti.
Spesso, inoltre, un bambino disortografico può presentare alcune delle seguenti caratteristiche:
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Difficoltà nella copia dalla lavagna, dal libro o da brani scritti precedentemente da lui stesso;
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Tendenza a rimanere indietro durante la dettatura;
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Difficoltà nel prendere appunti;
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Aumento del numero di errori nei compiti di produzione spontanea, in cui il bambino è maggiormente concentrato sul contenuto e non sulla forma.