La dislessia: conoscerla per intervenire
La Dislessia è il Disturbo Specifico dell’Apprendimento che riguarda la lettura, intesa come abilità di decodifica del testo. La decodifica è la capacità, di tipo strumentale, che consente di riconoscere i grafemi e trasformarli in fonemi, associando quindi ad ogni lettera o gruppo di lettere uno specifico suono. Tale processo, in assenza di difficoltà, diviene automatico entro i primi due anni di scolarizzazione. Per poter parlare di dislessia occorre, infatti, aspettare la fine della seconda elementare; nel periodo precedente, è possibile individuare dei “campanelli d’allarme” o criticità, che potrebbero risolversi in autonomia o con un buon percorso di potenziamento. Qualora, invece, al termine della seconda elementare, le difficoltà dovessero permanere, si consiglia di procedere con una valutazione neuropsicologica completa per individuare l’eventuale presenza di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento.
La dislessia si caratterizza per la difficoltà ad effettuare una lettura accurata e fluente, in termini di velocità e/o correttezza. Talvolta, ma non sempre, le difficoltà a livello di decodifica del testo possono portare a scarsa comprensione di quanto letto.
Quali sono gli errori in cui incorre più frequentemente un bambino con Dislessia?
– Confusione tra lettere che appaiono simili dal punto di vista grafico, come m/n, b/d/q/p, a/e;