Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI o ADHD – Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è uno dei più comuni disturbi evolutivi, la cui percentuale stimata si situa intorno al 2- 5%. Si tratta di un disturbo evolutivo dell’autocontrollo di origine neurobiologica che interferisce con il normale sviluppo psicologico del bambino e ostacola lo svolgimento delle comuni attività quotidiane. Tale disturbo riguarda l’autocontrollo proprio perché molto spesso il bambino non riesce a orientare i propri comportamenti rispetto a quanto atteso dall’ambiente esterno.
L’ADHD si manifesta principalmente con una serie di sintomi, tra cui: difficoltà di attenzione e di concentrazione, incapacità di controllare l’impulsività e difficoltà nel regolare il livello di attività motoria. Tali sintomi, nel complesso, derivano dall’incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell’ambiente.
Come accennato, vi sono tre tipologie di sintomi:
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Deficit attentivo: i bambini con ADHD presentano soprattutto difficoltà nel mantenere l’attenzione nel tempo e nel passarla rapidamente da un compito all’altro. Ciò è dovuto all’incapacità di gestire adeguatamente l’attenzione secondo le richieste dell’ambiente (autocontrollo dell’attenzione).
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Iperattività: eccessivo e inadeguato livello di attività motoria che si manifesta con una continua irrequietezza. I bambini con ADHD muovono continuamente le mani e i piedi, non riescono a stare seduti tranquillamente o a stare fermi quando le circostanze sociali lo richiedono.
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Impulsività: incapacità ad aspettare o ad inibire risposte o comportamenti che in quel momento risultano inadeguati. Nei bambini con ADHD, l’impulsività si manifesta con eccessiva impazienza, grande difficoltà nel controllare le proprie reazioni e frettolosità nel rispondere alle domande degli insegnanti.